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Il Comune di Sarego chiede al Ministero una verifica sulla tutela degli Habitat prioritari nel cantiere minerario di Meledo alto

Pubblicata il 20/10/2021

CANTIERI MINERARI, SCAVI SOTTO LA LENTE 

I cantieri minerari presenti sulle colline di Sarego hanno asportato a partire dagli anni ’90 una importante superficie di aree naturali. Una parte di queste è inclusa in particolari Habitat prioritari tutelati dall’Europa che li ha inclusi nell’area SIC NATURA 2000 dei Colli Berici.

Per garantire la conservazione di uno degli Habitat più importanti presenti nelle nostre colline, nel 2018 la Regione ha rigettato un progetto di ampliamento della concessione denominata “Bertozzo” presentato dalla ditta Cementizillo. Ci si chiede a questo punto per quale motivo nel 2014 sia stata concessa la prosecuzione dei lavori nel secondo lotto della concessione “Costa Benedetta” (il cui inizio attività risale al 1990) a poca distanza dalla prima e con due ecosistemi prioritari al suo interno, identificati nella cartografia ufficiale degli Habitat.

In seguito ad una specifica richiesta di approfondimento da parte del Comune di Sarego, a settembre 2020 l’Ufficio Regionale preposto ha sospeso i lavori minerari nelle aree di individuazione degli Habitat in attesa dell’esito di ulteriori accertamenti. Non essendo stato effettuato alcun accertamento nei mesi successivi, l’Amministrazione ha sollecitato la Regione con tre diverse comunicazioni tra aprile ed agosto, affinché venga effettuato un approfondimento nell’area interessata nel periodo primaverile-estivo, quando foglie e fioriture rendono più affidabili tali indagini.

Non avendo ricevuto alcuna risposta, nei giorni scorsi è stato chiesto direttamente al Ministro Cingolani di verificare se siano stati correttamente tutelati questi Habitat nel corso delle operazioni di scavo. È stato inoltre sottolineato che ad oggi, nella parte del cantiere in corso d’opera, nonostante lo scavo sia già arrivato ad una notevole profondità, non è visibile alcuna presenza di minerali e risulta invece prevalente la roccia calcarea. Questo lascia verosimilmente presupporre che l’attività principale svolta sia quella di cava anziché di miniera.

Si è quindi chiesto un parere anche in merito a tale aspetto. “Siamo consapevoli dell’importanza costituita dai materiali ricavati dal sottosuolo necessari per costruire infrastrutture essenziali - dichiara l’Assessore all’Ambiente Flavio Zambon -, tuttavia riteniamo che debba essere valutata correttamente la qualità del materiale estratto nel cantiere, per determinare la sussistenza delle caratteristiche di miniera. Vogliamo inoltre che sia garantita la conservazione delle aree naturali tutelate che sono la nostra ricchezza più preziosa.”


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