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A SAREGO UN FUTURO...FUTURISTA

Pubblicata il 20/12/2021

Ritrovati in uno scatolone preziosi libri appartenuti a Riccardo Averini, aeropoeta futurista nato a Sarego, con firme autografe del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e testi timbrati dal Gruppo Futurista Savarè degli aeropoeti di Monselice. Ad Averini sarà intitolato il Centro Culturale di Sarego di prossima apertura in piazza Umberto I.

Come capita anche nei traslochi di casa, a rovistare nei vecchi scatoloni tolti dalla cantina si trovano a volte delle incredibili sorprese.
Ed è quello che è successo al Comune di Sarego. La storia è incentrata sulla figura di Riccardo Averini (nato a Sarego nel 1915, morto a Roma nel 1980), poeta, traduttore, dal 1957 docente universitario a Belo Horizonte in Brasile e successivamente impegnato nella carriera diplomatica a Tunisi come direttore dell’Istituto Italiano di Cultura e quindi a Lisbona. Dopo la sua morte i libri della sua biblioteca vennero donati al Comune. Fu iniziata la catalogazione ad opera della Pro Loco di Sarego, allora Prosarego, allo scopo di poter inaugurare finalmente la Biblioteca Civica, ma il progetto non venne concluso.

I libri sono pertanto rimasti chiusi negli scatoloni per quasi quarant’anni. Sembrava si trattasse per lo più di vecchi testi in portoghese, testimonianza della carriera universitaria e diplomatica di Averini. Fino a che, tra il 2020 e il 2021, gli scatoloni non sono stati riaperti. All’interno di uno di questi, la sorpresa: sono state trovate edizioni di libri con la firma autografa di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista e libri sul primo e secondo Futurismo, timbrati dal Gruppo Futurista Savarè degli “aeropoeti” di Monselice. L’Aeropoesia (termine coniato dal “Manifesto futurista ai poeti e agli aviatori”, 2 ottobre 1932) fu una corrente del Futurismo letterario che si basava sulle sequenze di “parole in libertà” per la creazione di poesie “sospese e veloci”, come un aereo nel cielo. Riccardo Averini si inserì nel Gruppo Futurista Savarè di Monselice introducendo la sezione letteraria all’interno di un gruppo, fondato da Corrado Forlin, che fino ad allora si era occupato prevalentemente di pittura. “Averini - spiega l’Assessore alla Cultura Manuela Luzi - era a tutti gli effetti un aeropoeta futurista e le edizioni uniche che ci ha lasciato testimoniano il suo sodalizio con Filippo Tommaso Marinetti, allora entusiasta sostenitore del secondo Futurismo, quello dei gruppi, che rinasceva proprio dai giovani della provincia e non dalle grandi città.”

Il ritrovamento del prezioso materiale librario ci restituisce quindi un Averini che non fu solo traduttore e diplomatico, ma poeta e futurista. Ha scritto poesie tutta la vita, ma anche dopo l’esperienza futurista non volle mai pubblicarle. Tra le sue poesie, ce n’è anche una dedicata a Sarego oltre ad alcuni calligrammi. Quello dei volumi futuristi rimasti chiusi per un quarantennio nello scatolone non sarà un rinvenimento fine a sé stesso. A Riccardo Averini sarà infatti intitolato il Centro Culturale di Sarego di prossima apertura in piazza Umberto I. La struttura sarà dotata di un’aula studio dedicata ai ragazzi, seguendo l’entusiasmo del secondo Futurismo che vedeva proprio nei giovani della provincia il dinamismo e l’energia vitale del Paese. La sala ospiterà anche i volumi della biblioteca di Averini, concludendo il progetto iniziato quarant’anni fa. I testi più pregiati sono ovviamente quelli relativi al movimento futurista, a testimonianza dei rapporti del “pilota Averini dall’ingegno alato” - come lo definisce una dedica autografa di Filippo Tommaso Marinetti - con Marinetti stesso e con il Gruppo Futurista Savarè: saranno conservati in una teca. L’aula studio sarà intitolata “Aula Studio Savarè” e si troverà all’interno del “Centro Culturale Riccardo Averini Aeropoeta”; intitolazione che sarà ora proposta alla Prefettura. A Sarego si investe quindi sulle giovani generazioni, ovvero sul futuro, nel nome del Futurismo.


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