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Pfas: ampliamento zona rossa ma i fondi restano bloccati

Pubblicata il 03/02/2018

Blocco della plasmaferesi, ampliamento della zona rossa e dal Ministero dell'Ambiente ancora nessuna notizia degli 80 milioni promessi per i nuovi approvvigionamenti.
 
Mercoledì 31 gennaio si è tenuto l'incontro tra il commissario all'emergenza Pfas, Dott. Dell'Acqua, l'assessore regionale all'Ambiente Dott. Bottacin, l'assessore alla Sanità Dott. Coletto, il direttore generale alla sanità veneta Dott. Mantoan ed i sindaci del coordinamento Pfas di cui fa parte anche il Comune di Sarego, rappresentato dal Sindaco Roberto Castiglion.

Sul tavolo molte questioni sul tema PFAS: innanzitutto la richiesta pressante da parte dei sindaci che ribadiscono l'importanza e l'urgenza di ottenere il prima possibile lo sblocco degli 80 milioni di Euro promessi dal Ministero dell'Ambiente. Urgenza che però sembra non essere recepita se, da quanto riferisce l'Assessore Bottacin, non ci sono ancora aggiornamenti dal Ministero. La Lorenzin, nel frattempo, ha però interrotto le procedure di plasmaferesi chiedendo l'intervento dei NAS per verificare gli effetti di questo tipo di terapia. Pur non essendo ancora emerse controindicazioni, non sembrano esserci i presupposti per proseguire con questa procedura terapeutica.
 
Per quanto riguarda la bonifica delle aree inquinate l'Arpav prosegue con i carotaggi a maglia larga 50 x 50 al fine di poter individuare con precisione tutte le aree in cui sono stati interrati rifiuti pericolosi, perché a quanto pare l'inquinamento potrebbe essere più vasto. La parte sanitaria, infatti, sta valutando di estendere la zona rossa ad alcune aree attualmente considerate arancioni.
 
La soluzione al problema sembra essere ancora lontana e tra le omissioni più gravi c'è anche la mancata consegna dei risultati del monitoraggio degli alimenti. Il coordinamento dei sindaci ha ricordato alla Regione la necessita di ricevere dati puntuali al fine di poter dare alla cittadinanza l'informazione più completa e trasparente possibile.

Ed infine, come già sottolineato nella commissione Pfas del novembre 2016, il sindaco di Sarego ha voluto rimarcare l'improrogabilità dello spostamento della sede produttiva della Miteni, un provvedimento urgente che però resta ancora solo un'ipotesi al vaglio della giunta regionale da cui tutti ci aspettiamo risposte al più presto.
 


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